Maurizio Sgarzi Percorsi di pace
LA STORIA DI UN ALBERO DI KAKI
Domenica 10 aprile 2022 – ore 11.30
Giardino davanti alla Casa per la Pace “La Filanda”
Via Canonici Renani 8-10 Casalecchio di Reno (BO)
L’importante lezione che l’albero di kaki, vittima della bomba atomica a Nagasaki,
ed i suoi discendenti ci insegnano.
– L’UNHCR e la Banca islamica di sviluppo lanciano il Fondo islamico globale per i rifugiati – L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati e il “braccio” della Banca islamica per lo sviluppo (IsDB) per la riduzione della povertà, il Fondo di solidarietà islamica per lo sviluppo (ISFD), hanno firmato un accordo per lanciare il Fondo islamico globale per i rifugiati, un’iniziativa innovativa, sostenibile e basata su uno strumento di mobilitazione delle risorse conforme alla Sharia che aprirà nuovi finanziamenti di filantropia islamica a sostegno di milioni di sfollati forzati. L’accordo arriva in un momento in cui lo sfollamento forzato ha raggiunto livelli senza precedenti ed è diventato una crisi umanitaria e di sviluppo globale, che richiede un’azione internazionale intensiva, globale e collaborativa
La ricercatrice al Parlamento Europeo per richiamare l’Europa alle sue responsabilità nei confronti di migliaia di corpi senza nome: “40mila morti in mare, tanti non identificati”. “La migrazione è la più grande catastrofe umanitaria del nostro tempo. Dagli anni duemila, ci sono stati circa 40mila morti nel Mediterraneo e una parte consistente rimane tuttora senza identificazione”. Con queste parole, la professoressa Cristina Cattaneo, una delle scienziate forensi più riconosciute a livello internazionale, docente di medicina legale e antropologia all’Università di Milano e componente del direttivo della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA), si è presentata al Parlamento Europeo per richiamare l’Europa alle sue responsabilità nei confronti di migliaia di corpi senza nome. Ad oggi, dice Cattaneo, “non è stato attivato nessun sistema europeo di identificazione”
Finora nelle scuole italiane sono stati accolti 8.455 studenti ucraini. Ma se consideriamo che in Italia sono stati censiti finora 25mila minori in arrivo dal Paese dilaniato dalla guerra i fondi rischiano di non bastare. A sottolinearlo è il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in audizione (da remoto perché risultato positivo al Covid) davanti alla commissione Cultura della Camera. Ed è lo stesso responsabile di viale Trastevere ad annunciare che il prossimo piano estate che l’amministrazione sta mettendo a punto sarà dedicato all’integrazione. Secondo il ministro Bianchi il numero totale di alunni accolti attualmente dall’Ucraina è di 8.455, di cui 1.577 nell’infanzia, 4.172 nella primaria, 2.066 nella secondaria di I grado, 640 nella secondaria di II grado